Rocco Casalino si racconta in una intervista a Belve e parla dell’infanzia difficile e del padre violento con i figli e con la madre.
Nel corso dell’intervista concessa a Francesca Fagnani per Belve, Rocco Casalino si è raccontato senza filtri parlando dell’infanzia difficile con un padre violento, dell’accettazione della sua omosessualità e del successo in politica. “Il messaggio che vorrei dare a tutti i padri violenti è che prima o poi pagheranno un prezzo, che è l’odio da parte dei figli – ha detto il responsabile della comunicazione del M5S – . Uno pensa di poter picchiare la propria moglie anche davanti ai figli e che dimenticheranno, ma io non ho dimenticato nulla, di quei momenti ricordo gli odori in casa, la mia paura, il dolore che provava mia madre”.
Rocco Casalino, il padre violento e l’omosessualità
Con parole molto dure, quindi, Rocco Casalino ha raccontato a Francesca Fagnani la sua infanzia difficile, soffermandosi poi sull’omosessualità, accettata quando ormai era adulto.
“Mio padre era un maschio del sud, molto virile, dominante. A proposito di assomigliare, non gli assomigliavo ecco, non ero il figlio che somiglia al papà, e questa cosa per lui era un problema – ha raccontato – . Faceva una serie di giochini per scoprire la mia omosessualità, ma io non ci cascavo perché sapevo che se lo avessi ammesso sarebbe stato peggio. Io ero sicuro che avrei avuto la vita impossibile”.
Data la situazione familiare, Casalino ha ammesso di aver faticato ad accettarsi e di aver finto fino a 35 anni di essere eterosessuale.
“Fino a 35 anni ho avuto una ragazza con cui facevo regolarmente se**o e a un certo punto mi ero convinto che la mia fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita da eterosessuale – ha ammesso – Anche perchè avevo desiderio di una vita famigliare, dei figli. Ho insistito con tutte le mie forze ad essere etero, ho fatto se**o con centinaia di donne”.